Dove l’acqua riflette la luce. Architettura in equilibrio
Dove l’acqua riflette la luce. Architettura in equilibrio

Dove l’acqua riflette la luce. Architettura in equilibrio

“L'acqua, la luce e il fuoco nel camino sono elementi naturali, vivi e vitali, innati nella natura umana, che se inseriti nel contesto artificiale della casa offrono sensazioni ed emozioni a chi vi abita.”

Elementi vivi per il benessere psicofisico

Due atomi di idrogeno e uno di ossigeno: una molecola semplice, ma fondamentale per la vita. L’acqua non è solo una risorsa vitale per l’organismo umano, ma un tramite potente di emozioni e benessere. Il suono dello sciabordio, i riflessi mutevoli della superficie, l’incontro con la luce… come il crepitio del fuoco o i raggi del sole, questi elementi naturali risvegliano la parte più intima del nostro essere. Introdotti consapevolmente nel progetto architettonico, curato da Antonio Guarneri Architetto diventano parte integrante dell’abitare e della narrazione spaziale, trasformandosi nella cifra stilistica di chi li utilizza.

Dove l’acqua riflette la luce. Architettura in equilibrio

Acqua come materia architettonica

Fin dalle civiltà antiche, il legame tra architettura e acqua è stato centrale: basti pensare agli acquedotti romani, alle cisterne, ai giardini con fontane o alle corti d’ispirazione araba. Vivere vicino o sull’acqua è da sempre un desiderio ancestrale, che oggi si rinnova con una nuova consapevolezza ambientale. La bioarchitettura riconosce il valore dell’acqua non solo come presenza estetica, ma anche come risorsa da rispettare, recuperare e sfruttare per il raffrescamento naturale o per il ciclo domestico.

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Tre modi per abitare l’acqua

Nei progetti di architettura di Antonio Gualtieri, l’acqua è sempre piovana, raccolta e riutilizzata in tre forme: lo specchio d’acqua, che riflette il cielo e accarezza i vetri, isolando una zattera in legno dove si può pranzare d’estate; il laghetto naturale, con fondale argilloso, piante ossigenanti, ninfee e carpe koi; e la piscina, sempre alimentata da acqua piovana, mantenuta limpida con sali minerali. In tutti i casi, l’acqua non è solo decorazione, ma parte viva del progetto, capace di influire sul microclima, sul suono e sulla luce. Anche una piccola vasca può restituire il piacere sensoriale dell’elemento liquido.

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La luce come materiale progettuale

Anche la luce è una presenza viva e mutevole. Conoscerne l’intensità, l’inclinazione, la temperatura e il comportamento nelle diverse stagioni consente di modellare lo spazio. La luce zenitale, radente, filtrata o riflessa diventa uno strumento creativo. Nulla è lasciato al caso: posizione delle vetrate, schermature, orientamento degli ambienti. Ogni spazio trova la sua luce naturale, in sintonia con la funzione e il tempo della giornata. Di giorno, la casa è attraversata da fasci luminosi che ne accompagnano la vita; di notte, le vetrate si trasformano in lanterne, riflettendo sull’acqua le linee dell’architettura e spostando il centro dell’emozione verso l’esterno. Queste realizzazioni, definite Ville di Luce, incarnano pienamente questo dialogo tra spazio e luce, naturale e artificiale, interno ed esterno.

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