Geometrie rurali. Villa Modda tra memoria e paesaggio
Geometrie rurali. Villa Modda tra memoria e paesaggio

Geometrie rurali. Villa Modda tra memoria e paesaggio

Un antico essiccatoio nel cuore della Val di Noto diventa il fulcro di un progetto architettonico che intreccia pietra, cocciopesto e terracotta, restituendo al paesaggio un’architettura capace di dialogare con la natura e le sue geometrie essenziali.

 

Tra i profumi della Val di Noto

Immersa nella campagna siciliana, Villa Modda, progettata da depaolidefranceschibaldan architetti, prende il nome da una pianta spontanea tipica della zona, simbolo del profondo legame con il paesaggio mediterraneo. Il progetto nasce dal recupero di un rudere agricolo con tetto a doppia falda, salvaguardato e integrato con volumi contemporanei dalle linee pulite e rigorose. L’intervento non altera la memoria del luogo, ma la rinnova, intrecciando materia e forma in una narrazione silenziosa ma potente.

Geometrie rurali. Villa Modda tra memoria e paesaggio

Un asse tra memoria e funzione

L’antico essiccatoio in pietra rivive come traccia simbolica all’ingresso della villa, evocato da una piattaforma circolare in cemento. Da qui si sviluppa un asse pedonale che guida l’attraversamento degli spazi, separando la zona giorno – aperta verso la piscina e il paesaggio – dall’area notte più raccolta e intima. Il nuovo volume, rivestito in cocciopesto marrone, dialoga con la pietra di Noto grezza del rudere originario, evocando la terra, le carrube e il sole che modella i volumi con luci e ombre cangianti.

Geometrie rurali. Villa Modda tra memoria e paesaggio

Materia e luce come strumenti di progetto

Il cuore della zona giorno è un volume centrale rivestito in formelle di terracotta smaltata gialla, che ospita la cucina e il camino. Questo elemento funge da organizzatore spaziale e cromatico, irradiando calore e carattere. I carabottini in ferro regolano la ventilazione e la luce naturale, trasformando la villa in un organismo vivo, capace di aprirsi o isolarsi secondo le stagioni e le necessità. Gli spazi esterni amplificano il rapporto con il paesaggio, grazie a pergolati e zone pranzo all’aperto.

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Un progetto bioclimatico e sostenibile

La piscina a sfioro in mosaico verde smeraldo si fonde con le sfumature della campagna, inserendosi con leggerezza nel contesto collinare. Villa Modda è parte di un progetto più ampio di recupero rurale, volto a restituire nuova vita ai ruderi agricoli della Val di Noto, attraverso un approccio che rispetta l’identità del luogo e adotta materiali naturali e tecnologie tradizionali. Un’architettura silenziosa e consapevole, che riscrive il paesaggio senza cancellarlo, rafforzando l’idea di progetti di architettura in simbiosi con la natura.

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