Riqualificazione urbana
Riqualificazione urbana

Riqualificazione Urbana nel Castello abruzzese. Il Belvedere di pregio è ripensato

L’intervento di riqualificazione urbana nella zona belvedere antistante il Castello a Crecchio, in Provincia di Chieti, in Abruzzo, è stato realizzato dall'Architetto Rocco Valentini recuperando le antiche pavimentazioni del '700 e '800

L’intervento nella zona belvedere antistante il Castello Ducale. Il Castello di Crecchio, manufatto storico di grande pregio, aveva perso i suoi fasti a causa di ripetuti interventi urbanistici, necessitando quindi di una riqualifica in grado di rivalutarlo da un punto di vista turistico. Per ottenere tale risultato è stato necessario ridare unità al contesto urbano attraverso pietre arenarie molto simili alla roccia con cui è stato costruito, mentre la zona stradale che lo circonda è stata riportata a un unico livello, nonché pedonalizzata

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Inoltre sono state recuperate le antiche pavimentazioni Settecentesche e Ottocentesche e la zona all'ingresso del paese è tornata a svolgere la sua funzione sociale aggregativa. In tutto il paese sono stati poi creati percorsi che inquadrano il castello stesso, ora fruibile alla vista da ogni suo lato. Di particolare interesse sono gli elementi dell'arredo urbano appositamente progettati: realizzati in corten, i lampioni sotto il castello evocano le torce di un accampamento, mentre quelli delle alte piazze hanno forme geometriche minimaliste. I dissuasori del traffico, dei cubi vuoti in corten utilizzabili come sedute, ripropongono il ritmo della merlatura delle mura del castello

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Rispetto allo stato iniziale l’intera piazza è stata allungata verso l’ingresso del paese, con la realizzazione di una nuova area parcheggio. Per la realizzazione di questa nuova area di parcheggio è stata sbancata parte della scarpata che fiancheggiava la strada d’accesso al paese. La nuova area parcheggi ha permesso di eliminare i parcheggi sotto le mura che deturpavano quella che è la vista principale del paese e ha ridato importanza monumentale al castello ducale con le sue imponenti mura di cinta. I vecchi collegamenti tra l’area del piazzale scolastico e la piazza belvedere del Castello sono stati riprogettati creando nuovi percorsi per valorizzare ed inquadrare visivamente i punti di attrazione culturale e paesaggistica che caratterizzano l'aggregato storico di Crecchio

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Particolare attenzione è stata fatta nella progettazione degli elementi di arredo e dei corpi illuminanti. I dissuasori che delimitano la parte carrabile dal resto della piazza belvedere sono stati realizzati in corten e progettati come degli elementi modulari removibili che possono essere assemblati tra di loro e possono essere utilizzati come sedute. La posizione a terra ripropone il ritmo della merlatura delle mura del castello. Ogni cubo è composto da una lasta piegata in tre parti uguali formando una C. A questa è stata saldata una seconda lastra che funge da base del cubo con un foro di forma quadrata centrale. All’interno del cubo sono stati inseriti degli elementi di rinforzo triangolari, che fungono anche da diffusore asimmetrico

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Il foro quadrato sulla faccia inferiore serve per avere la possibilità di posizionare il cubo su un comune faretto da terra calpestabile, e la luce che viene proiettata nel cubo, rimbalzando in maniera asimmetrica sulle faccie interne del cubo e dei due triangoli, crea dei giochi di luce interessanti sulle pavimentazioni circostanti. L’illuminazione dell’area è stata ottenuta utilizzando dei fari a led posizionati sulla sommità di una struttura in corten, formata da 3 aste a base triangolare rastremate e intrecciate fra loro. L’effetto è quello delle torce medievali. I tre pali, sono disposti in maniera tale da creare una sagoma che richiama la sagoma di antichi tripodi

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Il materiale utilizzato per i cubi ed il sistema di illuminazione è l’acciaio corten, un materiale che ha il pregio di ridurre drasticamente i costi di manutenzione e, con il suo aspetto ruggine naturale, è fortemente evocativo del passato. L’intera Piazza Belvedere sottostante al Castello Ducale è caratterizzata da questo materiale, un materiale tipico del centro Italia. Quindi è stato scelto il travertino color noce principalmente perché con il suo aspetto elegante e allo stesso tempo evocativo riesce ad integrarsi con la cromia del centro storico

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E’ stato utilizzato in elementi di diverse dimensioni disposti a correre e orditi in senso orizzontale rispetto alle mura del castello, generando una sorta di dialogo e un giusto rapporto visivo con le mura e l’edificio. L'acciottolato è la tipica pavimentazione dei centri storici di piccoli villaggi italiani. Tutta la segnaletica a terra e i margini dei marciapiedi, i limiti dei percorsi carrabili, sono realizzati con delle fasce di acciottolato inserite direttamente nel massetto, in modo tale da ottenere spazi totalmente in piano senza la presenza di cambi di quota riuscendo a inserire la segnaletica come se fosse un artificio, un disegno voluto nella pavimentazione, tenendo sempre sotto controllo le cromie e gli abbinamenti materici

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Questi blocchi in pietra sono stati utilizzati per individuare il percorso pedonale a lato della Piazza Belvedere Castello, l’unico elemento che differisce di materiale nell’intera superficie del piazzale, ma comunque in sintonia con esso. Da qui il richiamo alla pavimentazione originale di inizio novecento del centro storico di Crecchio. Tutti i muri di contenimento, le balaustre e i muretti dell’arredamento urbano presenti in diversi punti dell’intervento sono rivestiti con pietra arenaria locale. L’arenaria è stata utilizzata anche per pavimentare alcuni percorsi: la strada che costeggia le mura del castello e la rampa pedonale che collega l’area del piazzale scolastico alla piazza belvedere

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L’effetto che si è voluto donare a queste nuove aree è quella di integrazione cromatica con il luogo, quindi con il calore dell’arenaria e del mattone, con il travertino color noce e con il corten. Questa particolare tonalità dei massetti con finitura pettinata ci permette di rispettare gli intenti progettuali

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