“Tardis”: l'inganno della macchina del tempo del Dottor Who si traduce in architettura
“Tardis”: l'inganno della macchina del tempo del Dottor Who si traduce in architettura

“Tardis”: l'inganno della macchina del tempo del Dottor Who si traduce in architettura

La macchina del tempo “Tardis” della serie televisiva fantascientifica “Dottor Who” fa eco al progetto di architettura firmato Cumulus Studio: l'inganno di una casa apparentemente piccola ma estremamente spaziosa all'interno

I progettisti di Cumulus Studio, lavorando attorno al concetto della macchina del tempo “Tardis”, si confrontano con tre nuclei progettuali: come costruire all'interno di un involucro edilizio stretto, come garantire privacy senza rinunciare ad una buona illuminazione da nord e come sfruttare al meglio le viste ad ovest, riducendo al minimo l'abbagliamento e l'aumento o la perdita di calore

“Tardis”: l'inganno della macchina del tempo del Dottor Who si traduce in architettura

La scala dell'edificio viene illusa attraverso spazi a doppia altezza, il posizionamento delle aperture e la divisione interna. Per la facciata su strada si sceglie un prodotto in policarbonato traslucido, per consentire alla luce del nord di inondare le aree abitative e di garantire privacy visiva e acustica dalla strada senza dover ricorrere all'uso di tende

“Tardis”: l'inganno della macchina del tempo del Dottor Who si traduce in architettura

La schermatura in legno sulla facciata orientale aiuta ulteriormente il senso di privacye  di isolamente nell'abitazione. Il lato occidentale è ovvolto da un nastro per aumentare le viste panoramiche mantenedo al minimo le aree vetrate. La percezione del luogo è una delle priorità del progetto: la luce e la vista sul fiume Pitt Water definiscono l'esperienza di vita in cima alla scogliera

“Tardis”: l'inganno della macchina del tempo del Dottor Who si traduce in architettura

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