This Body Made of Stardust: il corpo fragile e potente di Viviane Sassen
This Body Made of Stardust: il corpo fragile e potente di Viviane Sassen

This Body Made of Stardust: il corpo fragile e potente di Viviane Sassen

Un abbraccio avvolge una foglia di palma, corpi spezzati emergono da paesaggi liquidi o terrosi, funghi e fibre vegetali crescono come se fossero pensieri. È un viaggio ipnotico, a tratti inquieto, quello che Viviane Sassen mette in scena con This Body Made of Stardust, grande mostra personale allestita alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia in occasione della XX edizione di Fotografia Europea, intitolata Avere vent’anni.

Il corpo come simbolo, l’ombra come materia

Con oltre cinquanta fotografie e un’opera video, la mostra visitabile fino al 27 luglio 2025 presso Collezione Maramotti, rappresenta la più ampia retrospettiva italiana dedicata all’artista olandese, che cura personalmente l’allestimento.
Attraverso lavori realizzati tra il 2005 e il 2025 – alcuni pensati appositamente per l’occasione – Viviane Sassen costruisce una costellazione visiva che parla di vita e morte, trasformazione, desiderio e memoria.
Al centro dell’esposizione, il corpo umano si frammenta e si moltiplica: astratto, ricomposto, smembrato, si fonde con materie organiche, terra, acqua, vegetazione, diventando simbolo, traccia, soglia. Il memento mori – classica iconografia della caducità – viene ribaltato in un memento amoris, in un invito alla meraviglia dell’attraversamento, dove la fine coincide con una trasformazione.

L'artista scolpisce la luce ma soprattutto l’ombra, che diventa metafora di tutto ciò che ci sfugge: paure, fantasie, desideri. Un’estetica sospesa tra surrealismo e pulsione erotica, tra la moda (ambito in cui ha lavorato a lungo) e la scultura, disciplina che l’artista sente come parte integrante della propria ricerca.

This Body Made of Stardust: il corpo fragile e potente di Viviane Sassen

Un atlante onirico e stratificato

Nessuna narrazione lineare: le immagini, provenienti da varie serie fotografiche rielaborate nel tempo, sono accostate in modo formale ed evocativo. Il risultato è un percorso fatto di connessioni intuitive, echi visivi, affinità segrete.

A tratti, sembra di assistere a un sogno in cui realtà e finzione si sovrappongono: volti assenti, posture innaturali, elementi naturali resi irriconoscibili si fondono in composizioni ambigue, che cambiano significato a ogni sguardo.

This Body Made of Stardust: il corpo fragile e potente di Viviane Sassen

Dialoghi silenziosi con la scultura

Le fotografie di Sassen entrano in dialogo con alcune opere della Collezione Maramotti – tra cui quelle di Evgeny Antufiev, Kaarina Kaikkonen, Fabrizio Prevedello e TARWUK – in un gioco di rimandi che sottolinea l’affinità tra l’approccio plastico dell’artista e il linguaggio tridimensionale.

Non è raro trovare nelle sue opere elementi pittorici, collage e inchiostri che trasformano la fotografia in un oggetto multisensoriale, espandendo il piano dell’immagine in una dimensione altra, tangibile e quasi scultorea.

This Body Made of Stardust: il corpo fragile e potente di Viviane Sassen

La bellezza nell’attraversamento

Con This Body Made of Stardust, Viviane Sassen ci offre un archivio emozionale e visionario, dove ogni scatto è un frammento di universo, ogni corpo è un enigma, ogni ombra è un varco. La fotografia diventa esperienza liminale, tensione tra essere e divenire, tra ordine e caos.

Accompagna la mostra una pubblicazione con testi di Federica Angelucci (STEVE̲NSON, Città del Capo) e Marco Scotini, per approfondire il lavoro di un’artista che, da oltre vent’anni, ridefinisce i confini della fotografia contemporanea.

This Body Made of Stardust: il corpo fragile e potente di Viviane Sassen

Gallery

0