Forme fluide, luce e materia. Un progetto d’interni a CityLife Hadid
Forme fluide, luce e materia. Un progetto d’interni a CityLife Hadid

Forme fluide, luce e materia. Un progetto d’interni a CityLife

Nel cuore di Milano, l’appartamento firmato da Nicola Salami Architetto interpreta il linguaggio fluido di Zaha Hadid attraverso un progetto di interni e arredi su misura che unisce tecnologia, comfort e raffinatezza materica.

Tra architettura e design integrato

All’interno del complesso Le Residenze Hadid, progettato da Zaha Hadid nel quartiere CityLife di Milano, l’intervento di Nicola Salami Architetto riguarda la redistribuzione interna di un appartamento situato al sesto piano dell’edificio “61CityLife Hadid”. Il progetto nasce dal desiderio di valorizzare la struttura originale attraverso una nuova organizzazione degli spazi e un design integrato in grado di dialogare con le forme sinuose dell’architettura madre, fondendo funzionalità e bellezza in un equilibrio di armonia e continuità.

Minimalismo prezioso e continuità formale

L’obiettivo del progetto è creare un ambiente caratterizzato da un minimalismo prezioso, dove la modellazione dei volumi diventa elemento chiave. Pareti curve e arredi si fondono in un continuum visivo che elimina ogni frammentazione, restituendo una percezione di fluidità e movimento. Gli arredi su misura, realizzati da MeCubo – Lissone, sono pensati come parte integrante delle pareti: gli armadi seguono le curvature smussate, senza soluzione di continuità, e integrano funzioni tecnologiche come comandi per l’illuminazione e i serramenti, a conferma dell’approccio sartoriale del progetto.

Matericità e luce in dialogo costante

La palette materica riflette l’essenza dell’edificio: pavimenti in teak prefinito posato a correre dialogano con le finiture esterne dei terrazzi, mentre le superfici interne sono trattate con Cemento Wabi Bianco Bulgari di HD Surface, che restituisce una texture morbida e contemporanea. I bagni si distinguono per la raffinatezza dei marmi scelti: “Olive Sunset” e “Fior di Bosco”, selezionati da Bonesi Marmi. La luce naturale, amplificata dalle grandi vetrate a nastro e dai terrazzini, viene esaltata da un progetto di illuminazione integrata che unisce estetica e tecnologia.

La luce come materia progettuale

L’illuminazione, progettata da ArchitetturaLuce – Mantova, è concepita come una vera materia progettuale. Profili curvi a soffitto Viabizzuno e faretti incassati definiscono percorsi e punti focali, mentre le luci LED integrate negli arredi generano atmosfere morbide e scenografiche. Una grande sospensione in ottone Baxter illumina il tavolo da pranzo in marmo, diventando elemento scultoreo centrale. L’intero progetti di interior design riflette lo spirito fluido e organico dell’architettura di Zaha Hadid, reinterpretato con una visione contemporanea che coniuga estetica, comfort e tecnologia: un esempio di progetti di architettura in cui spazio e forma diventano un tutt’uno.

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