Les Chaumes. Creature oniriche di paglia abitano la foresta

Les Chaumes, letteralmente “le stoppie”, sono tre creature dall’aspetto tra l’animale e l’umano che sembrano incontrarsi al centro della foresta, in un cerchio totemico che pare attendere i visitatori. Avvicinandosi si scopre la loro dimensione volumetrica che permette di entrarci e giocare ad indossarle

Architettura come abito, protezione e tradizione

Les Chaumes sono uno degli ultimi progetti di architettura dell’Atelier Yok Yok; la loro vista richiama un raduno di esseri della foresta in un’atmosfera onirica. Le tre opere incarnano diversi archetipi di cui l’architettura è portatrice: l’abito, come espressione di sè e protezione dall’esterno; l’architettura vernacolare come origine dell’abitare; il totem come landmark e focalizzatore dell’attenzione, ecc. Accedendo nelle tre creature “abitabili” si può diventare dei giganti rivestiti di ispido pelo in cannicciato e tornare bambini nascondendosi nei loro ventri protettivi

Il riuso del cannicciato, una nuova risorsa

Per la realizzazione di Les Chaumes, Yok Yok desiderava lavorare con materiali locali e possibilmente di riciclo. La paglia, intesa come il cannicciato derivato da steli cavi di piante come cereali o canne, tradizionalmente usata nelle coperture normanne, è un materiale perfetto: è naturale ed è disponibile in zona anche attraverso il riuso di vecchi tetti dismessi. Il riuso di materiali così delicati per la loro natura biodegradabile è ancora un’azione inesistente nell’architettura di oggi: Les Chaumes, con la sua struttura, vuole affermare che invece è possibile

La struttura de Les Chaumes

Les Chaumes è un’opera effimera e delicata che si inserisce con rispetto nella foresta che la ospiterà per circa due anni in occasione della manifestazione Foreste Monumentali. La struttura principale dei tre volumi è realizzata in legno tagliato in profili curvi, trattato con un prodotto artigianale che lo protegge da umidità, muffe e insetti composto da farina, olio di lino, sapone nero, solfato di ferro e pigmenti naturali. Legate con spago in sisal naturale, le canne di bamboo creano l’orditura secondaria; a questa sono fissati dal basso verso l’alto, per garantire lo scolo dell’acqua piovana, i fasci di paglia recuperati

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