‘Fuori dalle righe’ al Teatro degli Arcimboldi. Un luogo immersivo e raffinato a misura d’artista
‘Fuori dalle righe’ al Teatro degli Arcimboldi. Un luogo immersivo e raffinato a misura d’artista

‘Fuori dalle righe’ al Teatro degli Arcimboldi. Un luogo immersivo e raffinato a misura d’artista

Nell’ambito dell’iniziativa ‘Vietato l’Ingresso’ promossa dal teatro progettato da Gregotti, nella quale 17 studi di architettura sono stati invitati per trasformare altrettanti camerini, DAP studio ha realizzato  ‘Fuori dalle righe’ uno spazio avvolgente, di grande eleganza, ideale per la concentrazione dell’artista. Scelti materiali caldi e preziosi, illuminazione modulare scenografica e design garbato per ‘incidere uno spazio simbolico, quasi sacro’ e renderlo unico.

Pensato e realizzato con un approccio per nulla decorativo e allestitivo, il camerino 16 ‘adottato’ dallo studio milanese si inserisce con delicatezza e rispetto nell’architettura forte e rigorosa di Gregotti. Ne è nato un luogo immersivo e raffinato, caratterizzato da un involucro in legno che, dalle pareti d’ingresso, si svolge e ‘srotola’ come una morbida onda sul soffitto, sino a ricoprire la parete della zona trucco

‘Fuori dalle righe’ al Teatro degli Arcimboldi. Un luogo immersivo e raffinato a misura d’artista

Spazialità architettonica, preziosità dei materiali e cura dei dettagli sono le chiavi di lettura adottate da DAP studio per restituire un’anima a un luogo magico e segreto in cui attori, cantanti, ballerini, musicisti, performer si preparano a entrare in scena, in uno spazio in cui si entra persona per uscirne personaggio, attraverso una soglia tra mondo reale e dimensione artistica

‘Fuori dalle righe’ al Teatro degli Arcimboldi. Un luogo immersivo e raffinato a misura d’artista

Varcata l’entrata, un nastro di listelli di legno ritmato da doghe distanziate s’innalza verso il soffitto, lo avvolge, si svolge verso la postazione dell’artista e si distende lungo la postazione trucco. L’ingresso è stato reso tridimensionale con la creazione di armadiature e contenitori integrati nel rivestimento a parete, così come i vani tecnici

‘Fuori dalle righe’ al Teatro degli Arcimboldi. Un luogo immersivo e raffinato a misura d’artista

Due lucernari in ottone inquadrano il cielo e, come riflettori naturali, inondano di luce il camerino, coadiuvati da un sistema di spot e led, inseriti con magneti anche tra le doghe, che dà vita a una morbida scenografia nelle ore serali, regolata a discrezione dell’artista che può riposizionarli e creare differenti scenari luminosi tramite app o telecomando

‘Fuori dalle righe’ al Teatro degli Arcimboldi. Un luogo immersivo e raffinato a misura d’artista

Il design lineare e poco invasivo offre flessibilità degli spazi, mentre è l’essenziale a emergere: lo specchio tondo per il trucco, la poltrona di Giò Ponti, il vaso di fiori, lo specchio verticale a parete, il nido accogliente. E l’artista. La cromia dell’ottone si ripete in alcuni dettagli d’arredo e, nell’insieme, sono stati utilizzati materiali caldi e preziosi – come il parquet creato ad hoc e verniciato di nero. Nero che domina uniformemente dove non è presente il rivestimento in legno, donando eleganza e neutralità a tutte le parti strutturali del camerino e il metallo dello specchio.

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