Nel caso di Osteria Moderna, il colore è stato il punto di partenza, una tonalità cromatica cara alla città: l’amaranto,nella sua particolare tonalità di rosso, calda e avvolgente, che si palesa all’interno del locale in modalità “full-color”,con lo stesso impeto di un cuore intrepido
Osteria Moderna di Arezzo. C’era una volta l’osteria.. e c’è ancora
Il nuovo progetto di ristorazione firmato dall’architetto Emanuele Svetti di Studio Svetti Architecture ad Arezzo si chiama Osteria Moderna e si propone concettualmente come una moderna osteria destinata a chi viaggia. Punti focali del progetto sono il colore e la materia.
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Nella morfologia, come nella ripartizione degli spazi, c’è un richiamo all’osteria tradizionale. Come accadeva in passato, anche all’Osteria Moderna, si viene accolti nell’area “mescita”, che oggi come allora funge da filtro tra chi desidera fermarsi per una breve pausa e chi invece è in cerca di un luogo dove potersi accomodare
Attraverso un sistema di setti metallici, realizzato su disegno dello studio, si accede quindi all’area ristorante, dove si può consumare un pasto in un’atmosfera elegante e rarefatta, caratterizzata dal colore uniforme dell’ambiente su cui si integrano, con un uso calibrato, quasi come incisi, elementi metallici ed inserti in cemento. All’esterno uno spazio dehors permette nelle stagioni calde di poter far accomodare gli ospiti anche all’aperto, con arredi che richiamano l’interno seppur in maniera più sobria e contenuta.