Oltre l’oggetto: il pensiero di Asform Atelier
Oggetti che raccontano, immagini che evocano, storie che riemergono dal margine. Per entrare nel cuore del progetto, abbiamo posto ai fondatori alcune domande che scavano nella visione, nell’approccio e nei desideri futuri di questo laboratorio curatoriale fuori dagli schemi.
#1 answer
Il vostro lavoro riscrive una narrazione del design attraverso oggetti marginali o dimenticati: quanto pesa, oggi, il "fuori fuoco" nella lettura del Novecento?
Il "fuori fuoco" è, per noi, una chiave di lettura indispensabile.
Oggetti anonimi, prototipi mai prodotti, o progetti sfuggiti al canone sono fondamentali per capire la storia del design del ‘900. Una storia che sicuramente riesce ad arrivare al grande pubblico grazie alla forza dei pezzi iconici prodotti dai maestri del design e dalle aziende che hanno reso importante il concetto di oggetti di disegno industriale, ma non dobbiamo perdere di vista tutto il “sottobosco” composto da prodotti comunque di altissimo livello.
Rileggerli significa scardinare l'idea di un design lineare, fatto solo di firme e icone. Il Novecento, così osservato, è più complesso, più umano, è un design fatto di storie e relazioni. Perché sono le relazioni che generano i progetti più riusciti e che segnano le persone che vi entrano in contatto.