Nabshi Gallery a Teheran: conversione di un edificio moderno in un centro d'arte
Nabshi Gallery a Teheran: conversione di un edificio moderno in un centro d'arte

Nabshi Gallery a Teheran: conversione di un edificio moderno in un centro d'arte

Il tessuto urbano del downtown di Teheran, che negli ultimi anni sta vedendo una certa rivitalizzazione, presenta una ricca concentrazione di prime manifestazioni di architettura moderna della città. Il progetto per la Nabshi Gallery consiste nella conversione di uno di questi primi esempi di edifici moderni in un centro di arte, design e architettura

Come si presenta la struttura dell'edificio da ristrutturare?

L’immobile oggetto di riqualificazione era stato progettato dall'architetto Paknia. La struttura dell'edificio si basa su muri portanti e la costruzione complessiva è molto influenzata nella sua forma da questa tecnica costruttiva. Come tale, nella conversione funzionale del progetto per la Nabshi Gallery, la fissità della griglia strutturale ha introdotto alcune sfide nel progetto di architettura da affrontare attraverso la progettazione

Nabshi Gallery a Teheran: conversione di un edificio moderno in un centro d'arte

La sfida nella ristrutturazione della Nabshi Gallery: la creazione di spazi fluidi

Mentre la fissità strutturale può essere apprezzata in una casa, che può ospitare tasche spaziali fisse, in una galleria d’arte la fluidità e la continuità degli spazi è un requisito fondamentale. La domanda che si sono posti negli studi architettura i progettisti di ZAV Architects, incaricati della trasformazione della Nabshi Gallery, è stata come ristrutturare lo spazio interno come un open space per adattarsi alle condizioni spaziali fluide che la funzione richiede dove le considerazioni strutturali operano come ostacoli fisici. In tale contesto, l'eliminazione delle pareti strutturali è amministrata in locali limitati e accuratamente scelti all'interno dell'edificio

Nabshi Gallery a Teheran: conversione di un edificio moderno in un centro d'arte

Il simbolismo del progetto: memorie di guerra e rinascita

Oltre all'interazione tra la struttura e la nuova funzione, c'è un ulteriore strato di simbolismo da negoziare per il progetto.  Il progetto risale alla prima era moderna e tuttavia è sopravvissuto agli anni della guerra post-rivoluzionaria. Come tale, l'edificio porta cicatrici dell'epoca della guerra. Come molte altri edifici del centro città, durante gli anni della guerra, anche questo è stato modificato per ospitare un rifugio antiatomico sotterraneo, manifestazione di un paesaggio invaso dalla paura, dominante nei paradigmi urbani coscienti e subconsci dell'era della guerra

Nabshi Gallery a Teheran: conversione di un edificio moderno in un centro d'arte

Il rifugio come cuore della rinascita: l'uso del colore blu

Il rifugio, manifestazione stessa dell'isolamento spaziale e della protezione, svolge il ruolo centrale in questa conversione programmatica, ridefinita come punto di partenza della continuità spaziale e della fluidità che la nuova funzione richiede. Il colore blu è l'agente di collegamento di diverse tasche spaziali, a partire dal rifugio antiatomico, ora riappropriato come hub per progetti specifici

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