Relic Shelter: un tempio sull’acqua tra memoria e materia

Ispirato alla Jinshan Temple e all’iconico scatto di John Thomson del 1871, il progetto Relic Shelter trasforma una preziosa dimora Qing in una teahouse sospesa, tra cemento crudo, riflessi d’acqua e luce naturale, per raccontare l’identità perduta di Fuzhou.

Una reliquia in bilico tra passato e presente

Il progetto a cura dello studio neri&hu architects nasce da un’immagine indelebile: quella del Jinshan Temple, raro esempio di tempio costruito nel mezzo di un fiume, immortalato nel 1871 da John Thomson nel celebre album Foochow and the River Min.
Oggi, quell’eco visiva si trasforma in architettura con il Relic Shelter, un volume sospeso che conserva e mette in scena un prezioso frammento di storia cinese: l’antica residenza in legno di un funzionario della dinastia Qing. Trasportata da Anhui a Fuzhou, questa struttura Hui diventa il cuore abitabile di una nuova casa da tè, nel tentativo di recuperare l’identità culturale minacciata dal rapido sviluppo urbano. 

Un volume sacro che emerge dall’acqua

Concepita come una casa sulla roccia, la teahouse si eleva sopra una base in cemento battuto, materiale che omaggia le antiche abitazioni di terra della regione. Il tetto in rame, ampio e curvilineo, riprende la sagoma dell’edificio Qing sottostante, instaurando un dialogo formale tra antico e nuovo. L’intero complesso si riflette in uno specchio d’acqua circostante, generando un doppio visivo tra realtà e riflesso, peso e leggerezza. L’approccio dei visitatori è segnato da questa tensione tra elementi in contrasto: chiaro e scuro, grezzo e raffinato, pieno e vuoto.

Luoghi della contemplazione

L’interno si articola intorno alla grande sala che accoglie la struttura storica. Pozzi di luce (sky wells) penetrano nel tetto per illuminare naturalmente l’artefatto, sottolineandone il valore culturale. Solo salendo al mezzanino si rivela la configurazione architettonica del progetto: il tetto metallico, sollevato di 50 cm rispetto alla base grazie a capriate rivestite in rame, lascia filtrare una lama di luce perimetrale continua. Il percorso sopraelevato avvolge la struttura Qing e consente di osservare da vicino le raffinate tecniche di carpenteria, esaltandone i dettagli ornamentali.

Luce liquida e ritualità sotterranea

Al livello interrato si apre un mondo più intimo e contemplativo: un ingresso secondario conduce a una rotonda, un cortile ribassato e una serie di sale da degustazione. Al centro della rotonda, un oculus intagliato e coperto da vetro affiora sotto la vasca d’acqua soprastante. La luce solare, filtrata da un velo liquido, si rifrange all’interno creando giochi di riflessi che rafforzano l’esperienza sensoriale del luogo. Il Relic Shelter è uno di quei progetti di architettura che celebra la memoria, facendola rivivere in uno spazio contemporaneo.

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